Scheda del libro
Titolo Allora mi ricordo
Autore Carlo Massa e Francesco Picco
Anno - Editore 2016 - Cantina Pik
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Note

Gli autori hanno avuto entrambi i natali in quel di Trino, nel lontanissimo '54. Le loro date di nascita sono ancora oggi festeggiate fra le massime ricorrenze della città
Hanno frequentato le scuole elementari "E. De Amicis" sempre a Trino ed i banchi quasi bruciati dove sedettero sono oggetto della venerazione civica al museo G.A. Irico. Ebbero le loro prime esperienze letterarie come D.J. Tuttofare in una strana trasmissione radiofonica chiamata "Per Voi Gatti", dove, fra l'altro, composero l'immortale serie di poesie intitolate al Vampiro, tradotte ora in cento e sette lingue, fra cui la lingua in salsa verde. Diventarono famosi collaborando con LUI alla prima stesura della Sacra Bibbia (vedi le pagine immortali di Sodoma e Gomorra e di Noè ubriaco).
Sull'onda di una celebrità universale, come il Diluvio, scrissero il loro primo romanzo storico: "Il Vangelo secondo Michele, terzo Moser, quarto Girardengo" che fu subito messo all'indice dalla Chiesa (noto generale trucidato in Sicilia dalla Mafia). Emigrati all'Est per contrasti teologici, poterono finalmente esprimere il loro sapere scrivendo interamente i dialoghi dei films "La corazzata Potjonkin" e "Il gabinetto del dottor Caligaris" (che con Combis e Rosettas costituiva l'ossatura difensiva della nazionale italiana di calcio in epoca fascista).
Da allora spaziarono allegramente in tutti i campi letterari: dal giornalismo – famosi i loro reportages come inviati di guerra per Times, News Week, La Stampa, Le Ore, Cronache Trinesi, La Pravda e Il Bollettino Parrocchiale – alla letteratura seria – famosi i loro romanzi: "Cosa c'è dopo il 69", "Tutto quello che il Kamasutra non ha mai detto" e "La funzione dell'Angelo Custode" -.
Attualmente, dopo le fatiche di "Puttana Schifa", sono spariti dalla circolazione; si pensa che si trovino in Svezia in ritiro spirituale presso un Convento di giovani monache per preparare il prossimo libro di ricerca teologica "Metti lo Diavolo tuo nell'Inferno mio". Una setta ortodossa della Bosnia-Erzegovnia li ha dichiarati Santi e Martiri.